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San Vitaliano, Blocco delle auto per inquinamento: e tu che avresti fatto al posto del Sindaco?

San Vitaliano, Blocco delle auto per inquinamento: e tu che avresti fatto al posto del Sindaco?

E' aperta polemica sul provvedimento del Sindaco Raimo ma, giochiamo:tu, al posto suo, nella qualità di Autorità sanitaria locale, che avresti fatto?

La risposta non è scontata.  Bisogna però tener presente tutte le carte sul tavolo per cui prenditi un attimo per leggere.

Da poche ore abbiamo pubblicato il riscontro negativo al nostro Sondaggio “ ordinanza SI, ordinanza NO” con cui, nella misura del 72% , i votanti non hanno apprezzato quanto disposto nell’ordinanza n. 2 del 20.01.2020 con cui è si è previsto il divieto di circolazione dei veicoli a benzina 0 - 1 - 2 - 3 e dei veicoli diesel 1 - 2 - 3 - 4 su tutto il territorio comunale, al fine di contenere l'emissione in atmosfera di polveri sottili dovute anche al traffico veicolare pubblico e privato. 

Orbene, giochiamo:  e tu, se fossi Sindaco di San Vitaliano, nella qualità di Autorità sanitaria locale, come ti saresti comportato innanzi all’emergenza ambientale?

È giusto, però, mettere i puntini sulle i. 

a) Diversi sono stati i tavoli intercomunali, con Enti locali e Enti sovracomunali, che pare siano sordi rispetto alle richieste, immobili innanzi alle difficoltà richiamate.

b) Il Comune è piccolo ed hai poche risorse , sia economiche che fisiche ( ad esempio il Corpo di Polizia Locale è formato da pochissime unità) con cui porre in essere attività di miglioramento ambientale e serrato controllo. Non devo io dirti che ogni progettualità necessita di una copertura economica che, spesso, il Comune non ha...

c) Da quando abbiamo saputo delle difficoltà ambientali, il Comune ha emanato diversi provvedimenti cui sono seguiti i relativi primi controlli ( poi, probabilmente, si arriva al punto b) e si rallenta un po’.. )

1) Ordinanza n. 20 del 2015. Vi ricordate la polemica sulle pizzerie, assunta agli onori della cronaca nazionele ? Beh, risale al 2015 e nasceva in forza di un provvedimento che andava ad intaccare le attività produttive ( industriali, artigianali, commerciali, agricole). Infatti, si disponeva che “Tutte le attività produttive autorizzate alle emissioni in atmosfera dovranno ridurre le emissioni di polveri totali e di ossidi di azoto in modo tale da attenersi ai limiti inferiori del 10% rispetto ai limiti autorizzati.” Ed ancora “Per le attività produttive di panificazione e ristorazione, quali le pizzerie, site nei luoghi di applicazione della presente ordinanza è vietato utilizzare la combustione di biomasse biomassa solida (legna, cippato, pellet, carbonella, etc.) per la cottura di cibi, in apparecchiature varie inclusi i forni chiusi o aperti ed i foconi per le griglie, salvo che tali apparecchiature siano dotate di idonei sistemi di abbattimento delle polveri sottili nei fumi, realizzati secondo le migliori tecnologie disponibili, che eliminino almeno l’80% delle polveri sottili PM10”

2) Ordinanza del 2016 sul divieto di bruciatura di residui vegetali che, in realtà, segue tutto un filone di ordinanze , sia sanvitalianesi che dei comuni vicini, che puntualmente vengono emesse e richiamate ogni anno.

 3) Ordinanze  sul divieto di accensioni fuochi, emessa ogni anno. Eh ma il 31 dicembre come faresti ad eseguirla e farla rispettare ?

4) Ordinanza Sindacale n. 20 del 27 Dicembre 2018 ( che puoi leggere qui in questo nostro pezzo ) con cui il Sindaco Raimo metteva a sistema tutti i provvedimenti che tutti i propri concittadini, a partire dai privati , passando per le strutture pubbliche e finendo alle attività commerciali/industriali, dovranno adottare al fine di abbassare i livelli di Polveri Sottili.

Allora, per tutto quanto in premessa, che avresti fatto?

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