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San Vitaliano, ambiente e PM10: il Giugno più inquinato di sempre

San Vitaliano, ambiente e PM10: il Giugno più inquinato di sempre

E' stato un giugno caldo. Pare il  giugno più caldo di sempre, secondo solo a quello del 2003. Ma nel 2003 non avevamo i dati ARPAC relativi alla registrazione della qualità dell'aria del nostro territorio, per cui, in tal senso, non siamo in grado di fare un parallelo.

Il dato, però, relativo al 2019 c'è. Ed è impietoso.

Siamo stati abituati a registrare i picchi negativi della qualità dell'aria nei periodi freddi dell'anno e meno in quelli caldi. A dirlo non è il sottoscritto ma l'analisi oggettiva delle tabelle ARPAC. La qual cosa faceva pensare che la Mal'aria fosse associata gran parte ad attività antropiche, il  riscaldamento delle abitazioni, camini e stufe, e l'utilizzo dei motori a scoppio, ovvero le autovetture per gli spostamenti. Magari sarà anche così, ma non solo.

Lasso temporale 2015-2019. Cosa è cambiato? Partendo dai dati dei mesi di giugno, possiamo arrivare ad un nuovo elemento. Che sorprende il trend statistico.

Lo sforamento del tetto massimo previsto per legge di presenza di PM10 nell'aria nel mese di giugno dell'anno 2015 è stato 1 solo. Uno su 30 giorni. Nel 2016, sono stati registrati 2 sforamenti. Nel 2017 (l'anno dei fuochi nella nostra area, vi ricordate? la Campania bruciava ogni giorno... ) lo sforamento è stato 1 solo. Nonostante tutto quel fumo. Nel 2018, non c'è stato nessun sforamento. Nemmeno uno. Tutto ciò fa, appunto, pensare al fatto chei picchi negativi subiscano un forte rallentamento nei periodi estivi. Quindi caldo=aria più salubre.

L'equazione, però, cade nel 2019. Come sbriciolata. Tabelle ARPAC 2019, mese di giugno.  Ben 13 sforamenti. Quasi 1 ogni 2 giorni. Il giugno più inquinato da quando è iniziato il rilevamento della qualità dell'aria. 

Questo dato fa a cazzotti con quanto evidenziato negli ultimi anni. E getta nuovamente dubbi sugli studi della nostra qualità dell'aria. Di cui sappiamo poco. E per cui stiamo facendo ancora meno.

 Magari sfugge qualcosa a chi scrive, magari un approfondimento sui venti, elemento fondamentale perché spazza via le polveri sottili galleggianti nell'aria.  Voi che potete aggiungere al ragionamento?